Giacomo
Ramella Pralungo esibisce una copia di «Al confine della realtà», disponibile su www.lulu.com in versione sia cartacea che elettronica, sostenendo che
lavorare a un seguito è una cosa impegnativa, da non sottovalutare: «Con ‘Per i
sentieri del tempo’ instaurai determinati equilibri narrativi, ed era mia
intenzione evolverli senza però stravolgerli. Dovevo stare attento, ma ho anche
potuto affrontare in maniera nuova e interessante le basi gettate con il primo
libro della serie.».
Che
cosa l’ ha portata a dare un seguito a «Per i sentieri del tempo»?
La versione cartacea del libro; |
«Scrivere
‘Per i sentieri del tempo’ è stato assai stimolante, e avendogli dato un finale
aperto avevo la possibilità di raccontare cose nuove, mostrando l’ avvenire
della Terra ora che aveva scampato la distruzione, nonché il destino dei
personaggi.».
Quali
sono i concetti che ha usato come base di questa narrazione?
«Questa
volta ho scelto di basarmi sul tema delle realtà alternative, una delle più
note teorie della meccanica quantistica e ondulatoria, secondo cui esistono infiniti
universi, tra cui il nostro, tutti separati tra loro e coesistenti, ognuno all’
interno di uno specifico continuum spaziotemporale e contraddistinto da una
particolare versione della storia. Ho voluto peraltro parlare dell’ invasione planetaria, del primo contatto
con una popolazione aliena e del feudalesimo.».
Che
cosa succede in questo libro?
«Nel
2097, Alexander Tralus, ora generale e comandante in capo delle forze armate
della Repubblica Planetaria Terrestre, organizza il primo viaggio spaziale per
mezzo di un velivolo appositamente modificato. Frattanto, però, viene scoperto
un antichissimo dispositivo di cui non si comprendono i meccanismi e le
funzioni. Tralus stesso ne rimane inavvertitamente vittima, e scopre di essere
finito in una realtà alternativa in cui i Rete regnano su di un impero assoluto
e teocratico che comprende l’ intero sistema solare.
Mentre
tenta di tornare indietro viene a sapere che l’ imperatore Filippo IX intende
occupare il suo mondo per impiantarvi un sofisticato centro di ricerca di
tecnologie belliche proibite, con cui vuole sgominare il Senato Imperiale
fomentandone nascostamente i vari casati di appartenenza in una lotta
reciproca. Ma il sovrano e i suoi due figli maschi soccombono in un complotto
ordito dal loro cugino, Antinos, duca di Atene, terzo nella linea di
successione al trono, e la Lega del Nuovo Mondo si infiltra sempre più nella
cospirazione interna alla famiglia reale al fine di abbattere l’ Impero
Terrestre. Non potendo distruggere la porta tra le due realtà, Tralus prepara
una disperata difesa avvalendosi dell’ aiuto di Edward, alter ego del proprio
fratello, morto da molti anni.
Lo
scontro sarà durissimo.».
Come
ha vissuto l’ idea di scrivere un seguito?
«Mi
è piaciuto molto, ma sapevo di non dover affrontare con leggerezza la questione,
non volevo deformare e impoverire le cose. Mi chiedevo cosa sarebbe successo se
i Rete avessero vinto, e le teorie della fisica di cui abbiamo parlato mi hanno
permesso di rispondere e sbizzarrirmi. Generalmente affermo che le serie sia
letterarie che cinematografiche funzionano meglio quando si parte fin dall’
inizio con l’ idea di realizzare più puntate. Dapprincipio non pensavo di dare
un seguito a ‘Per i sentieri del tempo’, ma il suo finale aperto mi ha presto portato
a chiedermi che cosa sarebbe accaduto alla Terra e a Tralus ora che la fine del
mondo era stata evitata. Ho avuto l’ idea singolare di un’ invasione da parte
di un mondo speculare, di un’ umanità rovesciata rispetto alla Terra del primo
libro, qualcosa che si è precedentemente corso il rischio di diventare. E al
termine di ‘Al confine della realtà’ sapevo che avrei lavorato a una
conclusione.».
E’
curioso, leggendo il libro, ritrovare determinati personaggi presentati in una
veste del tutto nuova…
«(Risata) E’ uno dei punti di forza di
questa narrazione. Secondo il principio delle realtà alternative, esiste una
quantità infinita di universi, ognuno contenente uno specifico corso degli
eventi storici: alcuni sono molto simili, altri più diversi. Quindi la vita e
le vicende dei rispettivi abitanti mutano a seconda dell’ universo in
questione. Questa volta Alexander Tralus è alle prese con una Terra alternativa
alla sua, in cui i Rete hanno raggiunto il passato, l’ anno 476, fondandovi un
Impero, una monarchia di tipo assoluto, feudale e teocratico che nel corso dei
secoli ha perfino colonizzato l’ intero sistema feudale. Molti dei personaggi
già visti in ‘Per i sentieri del tempo’ ritornano in versioni nettamente
diverse, come il vecchio Aldus, che ora è il conte Ruben Hotrey, aristocratico
di elevato lignaggio, subdolo e raffinato, nonché presidente delle Industrie
Hotrey, potente colosso industriale, e addirittura guida spirituale della Lega
del Nuovo Mondo. C’ è anche un grande colpo di scena per quanto riguarda l’
Alexander Tralus alternativo.».
Il
reame che i Rete instaurano in questo mondo alternativo, l’ Impero Terrestre,
appare come una società o piuttosto macabra. Molti suoi cenni rimandano al
Celeste Impero cinese e al medioevo…
Il formato elettronico del libro; |
«E’
vero. Con l’ Impero Terrestre ho voluto affrontare i temi delle ingiustizie
sociali, dell’ abuso egoistico del potere e della superstizione. Non è esattamente
la società ideale in cui io stesso vorrei vivere (risata)! Al vertice vi è un imperatore dotato di poteri assoluti in
quanto discendente degli dei, come il faraone in Egitto o l’ imperatore della
Cina, che addirittura viveva in un complesso di palazzi noto come Città Proibita,
accuratamente progettato affinché simboleggiasse la maestà del potere imperiale
e riflettesse precisi principi filosofici, religiosi. Tale potere, però, negli
ultimi secoli è stato notevolmente ridotto e bilanciato dal Senato Imperiale, un’
assemblea i cui membri sono aristocratici a casati di varia influenza e
ricchezza.
Il
reame dei Rete poggia su criteri feudali, i nove mondi che comprende sono
affidati ciascuno per via ereditaria a una famiglia nobile, affiancata secondo
rigidi principi da altri aristocratici. Il popolo serve nell’ esercizio delle
professioni e nell’ esercito. Ovunque è diffusa una profonda superstizione,
stimolata da una significativa interazione fra legge civile e religiosa, dalla
fede nella divinità dell’ imperatore e nei poteri oracolari e medianici di
Prajñāpala, il suo millenario consigliere. Perfino alcune famiglie nobili sono
ritenute discendenti dagli dei o da alcuni eroi delle antiche mitologie, come
avveniva alle gentes patrizie dell’ antica Roma.».
Questa
volta la Terra stabilirà un primo contatto con un popolo alieno.
«Certamente,
e insieme al tema delle realtà alternative rappresenta un notevole punto di
forza della trama. Peraltro avremo l’ opportunità di vederlo avvenire in due
modi differenti. Sia l’ Impero che la Repubblica Planetaria stabiliranno
infatti un contatto con il remoto pianeta Oxerin. Il tema dei rapporti con
questo nuovo mondo sarà fondamentale nel prossimo libro, che chiuderà la serie.».
Grazie.
«Grazie
infinite, spero che questo nuovo libro vi piaccia come gli altri.».
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