mercoledì 15 febbraio 2017

Presentando «Al confine della realtà»


Giacomo Ramella Pralungo esibisce una copia di «Al confine della realtà», disponibile su www.lulu.com in versione sia cartacea che elettronica, sostenendo che lavorare a un seguito è una cosa impegnativa, da non sottovalutare: «Con ‘Per i sentieri del tempo’ instaurai determinati equilibri narrativi, ed era mia intenzione evolverli senza però stravolgerli. Dovevo stare attento, ma ho anche potuto affrontare in maniera nuova e interessante le basi gettate con il primo libro della serie.».

Che cosa l’ ha portata a dare un seguito a «Per i sentieri del tempo»?

La versione cartacea del libro;

«Scrivere ‘Per i sentieri del tempo’ è stato assai stimolante, e avendogli dato un finale aperto avevo la possibilità di raccontare cose nuove, mostrando l’ avvenire della Terra ora che aveva scampato la distruzione, nonché il destino dei personaggi.».

Quali sono i concetti che ha usato come base di questa narrazione?

«Questa volta ho scelto di basarmi sul tema delle realtà alternative, una delle più note teorie della meccanica quantistica e ondulatoria, secondo cui esistono infiniti universi, tra cui il nostro, tutti separati tra loro e coesistenti, ognuno all’ interno di uno specifico continuum spaziotemporale e contraddistinto da una particolare versione della storia. Ho voluto peraltro parlare  dell’ invasione planetaria, del primo contatto con una popolazione aliena e del feudalesimo.».

Che cosa succede in questo libro?

«Nel 2097, Alexander Tralus, ora generale e comandante in capo delle forze armate della Repubblica Planetaria Terrestre, organizza il primo viaggio spaziale per mezzo di un velivolo appositamente modificato. Frattanto, però, viene scoperto un antichissimo dispositivo di cui non si comprendono i meccanismi e le funzioni. Tralus stesso ne rimane inavvertitamente vittima, e scopre di essere finito in una realtà alternativa in cui i Rete regnano su di un impero assoluto e teocratico che comprende l’ intero sistema solare.
Mentre tenta di tornare indietro viene a sapere che l’ imperatore Filippo IX intende occupare il suo mondo per impiantarvi un sofisticato centro di ricerca di tecnologie belliche proibite, con cui vuole sgominare il Senato Imperiale fomentandone nascostamente i vari casati di appartenenza in una lotta reciproca. Ma il sovrano e i suoi due figli maschi soccombono in un complotto ordito dal loro cugino, Antinos, duca di Atene, terzo nella linea di successione al trono, e la Lega del Nuovo Mondo si infiltra sempre più nella cospirazione interna alla famiglia reale al fine di abbattere l’ Impero Terrestre. Non potendo distruggere la porta tra le due realtà, Tralus prepara una disperata difesa avvalendosi dell’ aiuto di Edward, alter ego del proprio fratello, morto da molti anni.
Lo scontro sarà durissimo.».

Come ha vissuto l’ idea di scrivere un seguito?

«Mi è piaciuto molto, ma sapevo di non dover affrontare con leggerezza la questione, non volevo deformare e impoverire le cose. Mi chiedevo cosa sarebbe successo se i Rete avessero vinto, e le teorie della fisica di cui abbiamo parlato mi hanno permesso di rispondere e sbizzarrirmi. Generalmente affermo che le serie sia letterarie che cinematografiche funzionano meglio quando si parte fin dall’ inizio con l’ idea di realizzare più puntate. Dapprincipio non pensavo di dare un seguito a ‘Per i sentieri del tempo’, ma il suo finale aperto mi ha presto portato a chiedermi che cosa sarebbe accaduto alla Terra e a Tralus ora che la fine del mondo era stata evitata. Ho avuto l’ idea singolare di un’ invasione da parte di un mondo speculare, di un’ umanità rovesciata rispetto alla Terra del primo libro, qualcosa che si è precedentemente corso il rischio di diventare. E al termine di ‘Al confine della realtà’ sapevo che avrei lavorato a una conclusione.».

E’ curioso, leggendo il libro, ritrovare determinati personaggi presentati in una veste del tutto nuova…

«(Risata) E’ uno dei punti di forza di questa narrazione. Secondo il principio delle realtà alternative, esiste una quantità infinita di universi, ognuno contenente uno specifico corso degli eventi storici: alcuni sono molto simili, altri più diversi. Quindi la vita e le vicende dei rispettivi abitanti mutano a seconda dell’ universo in questione. Questa volta Alexander Tralus è alle prese con una Terra alternativa alla sua, in cui i Rete hanno raggiunto il passato, l’ anno 476, fondandovi un Impero, una monarchia di tipo assoluto, feudale e teocratico che nel corso dei secoli ha perfino colonizzato l’ intero sistema feudale. Molti dei personaggi già visti in ‘Per i sentieri del tempo’ ritornano in versioni nettamente diverse, come il vecchio Aldus, che ora è il conte Ruben Hotrey, aristocratico di elevato lignaggio, subdolo e raffinato, nonché presidente delle Industrie Hotrey, potente colosso industriale, e addirittura guida spirituale della Lega del Nuovo Mondo. C’ è anche un grande colpo di scena per quanto riguarda l’ Alexander Tralus alternativo.».

Il reame che i Rete instaurano in questo mondo alternativo, l’ Impero Terrestre, appare come una società o piuttosto macabra. Molti suoi cenni rimandano al Celeste Impero cinese e al medioevo…
Il formato elettronico del libro;
«E’ vero. Con l’ Impero Terrestre ho voluto affrontare i temi delle ingiustizie sociali, dell’ abuso egoistico del potere e della superstizione. Non è esattamente la società ideale in cui io stesso vorrei vivere (risata)! Al vertice vi è un imperatore dotato di poteri assoluti in quanto discendente degli dei, come il faraone in Egitto o l’ imperatore della Cina, che addirittura viveva in un complesso di palazzi noto come Città Proibita, accuratamente progettato affinché simboleggiasse la maestà del potere imperiale e riflettesse precisi principi filosofici, religiosi. Tale potere, però, negli ultimi secoli è stato notevolmente ridotto e bilanciato dal Senato Imperiale, un’ assemblea i cui membri sono aristocratici a casati di varia influenza e ricchezza.
Il reame dei Rete poggia su criteri feudali, i nove mondi che comprende sono affidati ciascuno per via ereditaria a una famiglia nobile, affiancata secondo rigidi principi da altri aristocratici. Il popolo serve nell’ esercizio delle professioni e nell’ esercito. Ovunque è diffusa una profonda superstizione, stimolata da una significativa interazione fra legge civile e religiosa, dalla fede nella divinità dell’ imperatore e nei poteri oracolari e medianici di Prajñāpala, il suo millenario consigliere. Perfino alcune famiglie nobili sono ritenute discendenti dagli dei o da alcuni eroi delle antiche mitologie, come avveniva alle gentes patrizie dell’ antica Roma.».

Questa volta la Terra stabilirà un primo contatto con un popolo alieno.

«Certamente, e insieme al tema delle realtà alternative rappresenta un notevole punto di forza della trama. Peraltro avremo l’ opportunità di vederlo avvenire in due modi differenti. Sia l’ Impero che la Repubblica Planetaria stabiliranno infatti un contatto con il remoto pianeta Oxerin. Il tema dei rapporti con questo nuovo mondo sarà fondamentale nel prossimo libro, che chiuderà la serie.».

Grazie.


«Grazie infinite, spero che questo nuovo libro vi piaccia come gli altri.».

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